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Tracciabilità di filiera L'Unione Europea, con l'approvazione del Reg. CE n° 178 del 28/01/2002, rende obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2005 la rintracciabilità agroalimentare. La rintracciabilità o tracciabilità di filiera è la capacità di ricostruire la storia e di seguire l’utilizzo di un prodotto mediante identificazioni documentate relativamente ai flussi materiali ed agli operatori di filiera. I termini indicano anche l’identificazione delle aziende che hanno contribuito alla formazione di un dato prodotto alimentare, basata sul monitoraggio dei flussi materiali dal produttore della materia prima al consumatore finale. Per la precisione, con il termine di tracciabilità si intende il processo informativo che segue il prodotto da monte (materia prima) a valle (prodotto finito) della filiera produttiva; mentre per rintracciabilità si intende il processo inverso che permette di risalire da valle a monte alle informazioni distribuite lungo la filiera. Di fronte alle perplessità e alla sfiducia dei consumatori in termini di sicurezza alimentare (basti ricordare il 1986 con il vino al metanolo o anche solo il 1995 con la prima vittima del morbo Creutzfeld-Jakob, l'encefalopatia spongiforme umana legata alla BSE, l’encefalopatia spongiforme bovina, abbiamo assistito negli ultimi anni alla corsa delle aziende alimentari alla ricerca di tutti quegli strumenti di garanzia per il consumatore finale che possano attestare la professionalità, la serietà, l’attenzione dell’ azienda e le qualità del prodotto (certificazione di prodotto, di qualità, biologica, di legame con il territorio, etc.). Fra tutti gli strumenti di certificazione, la tracciabilità è forse quello che può contribuire a ricostruire il rapporto di fiducia fra produttori e consumatori, valorizzando i prodotti, dimostrando l’origine dei prodotti e identificando le varie responsabilità. I servizi legati all’adozione di un sistema di rintracciabilità sono molteplici e riguardano sia i consumatori che le imprese. Servizi per i consumatori:
· protezione della sicurezza alimentare attraverso il ritiro dei prodotti in caso di emergenza; · protezione della salute pubblica tramite il ritiro delle produzioni alimentari dalla vendita; · prevenzione delle frodi; · controllo delle malattie trasmissibili dagli animali; · controllo della salute degli animali; · aumento delle garanzie sulla identificazione di determinati ingredienti presenti nei vari prodotti alimentari; · permette una vasta scelta tra alimenti prodotti in zone e con modalità diverse; · disponibilità immediata delle informazioni riguardanti la filiera e semplificazione dei controlli.
Servizi per le imprese:
· adeguamento alla legislazione; · capacità di adottare azioni rapide per ritirare dal commercio prodotti pericolosi e salvaguardare l’immagine aziendale; · riduzione dei costi per un eventuale ritiro di prodotti dal commercio; · possibilità di differenziarsi sul mercato; · possibilità di garantire la veridicità delle informazioni; · diminuzione dei costi dell’organizzazione interna della filiera; · riduzione delle informazioni da registrare poiché presenti nel sistema informativo di filiera; · agevola la scelta dei fornitori e il monitoraggio dei clienti.
La tracciabilità di filiera implica che le masse di prodotto siano gestite in unità identificabili in punti precisi della filiera. Tali unità sono dette lotti. Ai fini della tracciabilità l’unica cosa che conta è l’identificazione dell’azienda fornitrice quindi si possono considerare masse contenute in contenitori diversi con un identico codice di identificazione, purché provenienti dallo stesso processo produttivo e quindi con proprietà omogenee. |

